CIBUS 2018

A Parma con il Mugnaio

Finalmente giochiamo in casa! Dopo aver viaggiato in tutto il mondo per portare le nostre farine in nuovi mercati, eccoci a pochi chilometri dal Molino, a raccontare le grandi novità che ci aspettano al Cibus di Parma. 
E visto che siamo vicini a casa, ho tanti consigli per chi verrà in fiera e vorrà cogliere l'occasione per scoprire la città e i dintorni insieme a me. 
A Parma si respira dolcezza, cibo e cultura ovunque.... non a caso la città è stata nominata capitale della cultura 2020, non a caso il suo dolce prosciutto è un'icona internazionale, non a caso è diventata città creativa dell'Unesco per la gastronomia.
Ogni due anni torno per Cibus, la fiera italiana più importante nel mondo nel nostro settore, ma vengo qui anche in altre occasioni, per perdermi tra le sue botteghe storiche e le sue osterie tradizionali o per le sue bellissime manifestazioni come quella estiva dedicata al panettone.
In città non mi stanco mai di visitare o semplicemente ammirare gli innumerevoli monumenti, come la cinquecentesca architettura del Palazzo della Pilotta, la Galleria Nazionale di Parma firmata da Guido Canali. Amo anche il Palazzo dello sport, disegnato da Renzo Piano nel 2001.
Dal punto di vista del cibo c'è da perdere la testa: camminando in città siamo attirati dalle tantissime botteghe che profumano di cose buone. 
Una tra le più tradizionali è sicuramente la salumeria Garibaldi, aperta negli anni '50: se vi capita di passare in pausa pranzo fermatevi ad uno dei suoi tavolini e mischiatevi ai locali. 
Io ogni volta cerco anche di andare dalle sorelle Picchi, alla salumeria Parma Gustibus e a dare un'occhiata all'antica salumeria Rastelli.
Per una pausa abbiamo davvero solo l'imbarazzo della scelta: tra osterie, ristoranti tipici parmensi, trattorie, si manga sempre più che bene. Il Brodo di Giuggiole, Parizzi, la Greppia, la salumeria Corrieri o la trattoria corriere in Borgo Giacomo Tommasini che io adoro. Oppure c'è la trattoria La buca di Zibello, che da 50 anni serve delizie a tutta la città. Non manca anche uno stellato, il Ristorante Inkiostro di via S. Leonardo, il regno dello chef Giacomello. E se avete voglia di spingervi un po' fuori città, imperdibile una sosta all'Antica Corte Pallavicina, bellissimo e buonissimo luogo di tradizione. 
Poi, tutti i nostri amici ristoratori che offrono la pasta fresca e il pane preparati con le nostre farine: il Mora di Porporano, il Parco Sant'Andrea di Rivarolo.
Per stare proprio in città, invece, I Tri Siochet sulla Strada Farnese e la trattoria del Ducato in Via Paganini, due certezze del buon cibo.
Un altro indirizzo che rimane sempre nella mia wish list è Cocchi: tipico, tradizionale, cordiale, di un'eleganza semplice: buon cibo e aria di famiglia e di parmigiana.
Per la pausa gelato non mi perdo mai una coppetta da Banchini cioccolato e gelato, fabbrica locale di buonissimo cioccolato abbinato a una gelateria che ha già aperto un locale simile addirittura a Tokyo!
E per la classica fame da merenda c'è la tipica focaccia dolce della pasticceria Tabiano, o la tradizionale pasticceria Torino: lì ci sono talmente tanti tipi di dolci che ogni giorno dell'anno se ne può assaggiare uno nuovo. Io la scelgo spesso per colazione: le brioches sono ripiene di tantissimi tipi di marmellata, davvero per tutti i gusti.
Volete qualche ricordino gastronomico? Prosciutto, formaggio e pasta fresca sono quello che serve per far felici i parenti rimasti a casa: anche se in fondo al cuore io amo la pasta mantovana, quella genuina fatta nel nostro atelier al Molino, qui vado al pastificio Venusti e sono sicuro di trovare qualcosa di speciale.
Se invece volete dimenticare per un po' il tema della fiera e andare per shopping, non perdete Modernism Art Design di via La Spezia: un universo di oltre 600 mq, con pezzi di design e di modernariato firmati Alvar Aalto, Charles e Ray Eames, Gio Ponti, Achille Castiglioni, Eero Saarinen, Philippe Starck e molti altri ancora.
In alternativa, io faccio sempre una fermata negli stupendi multimarca di borgo Giacomo Tommasini come O' Parma.
Invece se vi volete svagare dopo tutta la giornata di lavoro, niente di meglio del Borgo delle Colonne 28, spazio multifunzionale in una ex chiesa sconsacrata, che ospita sempre mostre interessanti come quella che ho visto l'anno scorso su Ettore Sottsass...si può bere qualcosa e la sera ci sono dei concerti jazz in un'atmosfera internazionale.
E per chiudere la giornata in bellezza io vi consiglio di godervi un bicchiere alla tipica enoteca la bottiglia Azzurra: il menu è ancora scritto a mano su un foglietto!
Naturalmente, l'appuntamento con noi è all'interno della Fiera: vi aspetto a Cibus allo stand  A0003 - Padiglione 5, dal 7 al 10 Maggio. Magari ci scambiamo qualche altro consiglio sulla città più golosa del mondo?

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